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13 Novembre 2024
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Le varianti sintetiche sono spesso utilizzate nella ricerca sugli effetti della psilocibina, ma sono efficaci quanto la psilocibina naturale? Ora è stato studiato in modo specifico e si è scoperto che, dopo tutto, non c’è niente di meglio di Madre Natura. In questo blog discutiamo i risultati di questa indagine.
La psilocibina prodotta sinteticamente viene spesso utilizzata per la ricerca. In questo modo si ottengono i risultati più affidabili. Ma la questione, ovviamente, è se sia altrettanto efficace. Gli scienziati dell’Hadassah Medical Center dell’Università Ebraica di Gerusalemme, il BrainLabs Center for Psychedelic Research, hanno deciso di fare questa ricerca. L’obiettivo era quello di scoprire se ci fossero differenze tra gli effetti della psilocibina naturale (proveniente dai funghi magici) e quelli della psilocibina sintetizzata.
Rapporti aneddotici e clinici dimostrano che la psilocibina naturale ha effetti unici, qualitativamente e quantitativamente diversi dalla psilocibina chimica. Il team di scienziati voleva ora verificare esattamente come ciò avvenisse. I risultati potrebbero avere importanti implicazioni per la ricerca scientifica.
Chi studia le droghe che alterano la mente conosce sicuramente l’effetto entourage. Questo effetto deriva dalla combinazione di sostanze presenti nei funghi magici, sia psicoattive che non psicoattive, che hanno un effetto reciproco. Diverse sostanze possono potenziare o addirittura modificare l’effetto di altre sostanze.
Ma questo non accade quando la psilocibina viene prodotta dall’uomo. Quindi viene isolato solo il principale composto psicoattivo, la psilocibina, senza gli altri composti presenti nei funghi magici. Questo rende gli effetti più prevedibili, cosa che normalmente rende impossibile l’effetto entourage.
Gli scienziati affermano che nella medicina occidentale di solito si preferiva isolare i principi attivi, piuttosto che utilizzare gli estratti. In questo modo hanno semplicemente un maggiore controllo sul dosaggio e sugli effetti previsti. Quando si utilizzano prodotti naturali, diventa molto più difficile ottenere risultati costanti.
Nelle terapie che prevedono l’uso di rimedi naturali, si utilizzano estratti interi o prodotti completi, come i funghi. In questo caso, il funzionamento potrebbe essere leggermente diverso. Nella medicina occidentale, l’effetto entourage è ben noto e sono sempre di più le ricerche che lo riguardano.
Per lo studio sono stati utilizzati dei topi. Sono stati divisi in tre gruppi: uno ha ricevuto un estratto naturale di psilocibina, un altro la versione sintetica e il terzo ha ricevuto un placebo salino. Ai topi a cui è stata somministrata la psilocibina (naturale o sintetica) è stata data una dose simile a quella terapeutica in un essere umano.
Il comportamento dei topi è stato esaminato per valutare gli effetti della psilocibina. A questo scopo è stato utilizzato il “test di risposta alle contrazioni della testa”. Da questi movimenti della testa, gli scienziati possono capire se i topi sono sotto l’influenza della psilocibina. Dopo il trattamento sono stati confrontati anche i cambiamenti metabolici nella corteccia frontale. È stata anche valutata l’espressione delle proteine sinaptiche nel cervello. Queste sono indicazioni che la neuroplasticità è presente nel cervello.
Secondo i ricercatori, l’estratto naturale del fungo sembra avere un effetto più potente e duraturo sul cervello rispetto a quello sintetico. Di conseguenza, la psilocibina naturale apporterebbe benefici terapeutici unici che le varianti sintetiche non possono eguagliare. Dopo l’analisi, i profili metabolici della versione sintetica e degli estratti naturali sono risultati significativamente diversi.
Nonostante le differenze a un livello più profondo, sembra che a livello comportamentale la risposta sia stata simile. I movimenti della testa erano praticamente gli stessi. Uno dei ricercatori, il professor Lerer, afferma: “Siamo rimasti sorpresi dal fatto che non ci fossero differenze negli effetti acuti, mostrati dalla risposta agli spasmi della testa, tra la psilocibina chimica e quella naturale. Ma ci sono state differenze negli effetti a lungo termine sulle proteine sinaptiche. Questo ha importanti implicazioni cliniche”.
Sembra quindi che la psilocibina naturale sia preferibile nella maggior parte dei casi. Ma per scopi di ricerca, la psilocibina sintetica potrebbe essere più facile da usare. In questo modo si possono ottenere risultati più prevedibili e coerenti. I ricercatori indicano che se gli estratti naturali sono più potenti, potrebbe valere la pena di coltivare psilocibina naturale che dia risultati costanti. Questo obiettivo può essere potenzialmente raggiunto attraverso un’attenta coltivazione.
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Se sei ancora un principiante quando si tratta di sostanze che alterano la mente, è meglio scegliere un fungo con un effetto blando, come il messicano o il B+. Se hai già una maggiore esperienza, potresti scegliere l’Ecuadoriano o il Jack Frost, ad esempio.
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